In risposta a un’interrogazione della Sinistra, l’Esecutivo informa che a fine giugno saranno definite le tempistiche delle future spese
Solo poco più del 5% delle opere votate e liquidate negli ultimi 10 anni ha superato il credito pianificato. In una risposta dell’Esecutivo a un’interrogazione presentata dalla Sinistra – prima firmataria Jasmine Altin – si sottolinea che “l’importo totale dei sorpassi riguardanti i crediti deliberati e indicizzati, ammonta a 233’242 franchi rispetto al totale dei crediti aggiornati di 10,7 milioni franchi”. Tale eccedenza ha interessato “16 opere su un totale di 306 liquidate”. Di queste, solo in otto casi “è stato necessario richiedere un credito suppletorio”, in quanto la spesa finale ha superato il 10% del credito lordo iniziale ed era superiore a 20mila franchi. Tra le opere ancora in corso e già approvate, in 14 casi è stato necessario richiedere un credito supplementare, “di cui sei riguardano consorzi, il cui importo potrebbe non essere interamente speso”.
Secondo i dati forniti nel Consuntivo 2023 – citato anche nella risposta –, la Città presenta un buon grado di autofinanziamento, ma ha un indebitamento pubblico considerato “eccessivo” e una capacità di autofinanziamento “debole”. Alla luce di questi dati e della situazione finanziaria complessiva, l’Esecutivo ha evidenziato che “è stata effettuata una prima valutazione dal Gruppo di lavoro investimenti attraverso il nuovo modello di gestione del portafoglio investimenti”. Tale documento, il cui completamento è previsto entro la fine di giugno, includerà anche “l’analisi degli investimenti vincolati, ovvero opere già in esecuzione e/o obbligatorie e la definizione dei criteri e la loro ponderazione per definire il grado di priorità duraturo nel tempo” con conseguenti possibili rinvii per le opere stanziate, ma non ritenute di primaria importanza. Il documento risultante da questa analisi, conclude la risposta dell’Esecutivo “se approvato costituirà il programma di investimenti incluso nel Piano finanziario 2026-2033”.