Il Municipio prende posizione e ricorda: i lavori non si giustificano neanche in caso di futura entrata in vigore del Piano di utilizzo cantonale
“La ditta del signor Benicchio non dispone di alcuna licenza edilizia per le attività che svolge e per le strutture attualmente presenti sul territorio di Ponte Capriasca. Si ricorda che il Piano di utilizzo cantonale (Puc) non è stato ancora approvato e, anche in caso di futura entrata in vigore, non giustificherebbe comunque gli interventi edilizi realizzati nella zona interessata”. Lo scrive il Municipio di Ponte Capriasca, che ha preso posizione in merito all’articolo intitolato “Scarti vegetali, si scava anche sotto … ricorso” (cfr. laRegione del 6 maggio), relativo alla cosiddetta piazza di compostaggio Caiscio.
L’Esecutivo vuole ribadire la propria posizione, in attesa (da oltre due anni) della decisione formale da parte del Tribunale Amministrativo riguardo al ricorso presentato contro il Puc, che prevede la possibilità di realizzare una piazza di compostaggio nella zona del Caiscio: “Confidiamo che tale decisione possa giungere a breve, consentendo finalmente di fare chiarezza su una questione che coinvolge interessi pubblici e privati di rilievo da parecchi – troppi – anni. La cittadinanza ha ormai raggiunto il limite di sopportazione rispetto alle persistenti emissioni odorose provenienti dalla piazza di compostaggio e manifesta una crescente intolleranza nei confronti degli abusi edilizi che continuano a essere perpetrati nell’area in questione. Pur mantenendo un certo riserbo sulle azioni intraprese, ribadiamo dunque la nostra posizione in attesa della pronuncia del Tribunale, con un atteggiamento vigile e coerente con quanto previsto dalle normative vigenti in materia di pianificazione territoriale ed edilizia”.