Per il secondo anno consecutivo i conti della Società hanno chiuso in rosso e il Consiglio di amministrazione ha avviato misure di contenimento dei costi
Il 2024 è stato un annus horribilis per la Società di navigazione del lago di Lugano (Snl). Nel 2024, i conti chiudono in disavanzo d’esercizio di poco più di 914mila franchi, mentre nel 2023 il deficit è stato di 652’240 franchi. Tanto che il Consiglio di amministrazione ha avviato misure di contenimento dei costi, tra le quali spicca la riduzione dell’8,33% del salario ai collaboratori. A parziale compensazione, il Consiglio di amministrazione, in accordo con l’Associazione del Personale operante nel trasporto lacuale e terrestre Ticino, presieduta da Natalia Ferrara, ha deliberato l’erogazione di mille franchi una tantum a ciascun collaboratore.
La difficile situazione in cui si trova la Snl è emersa dal 143esimo rapporto d’esercizio che è stato presentato recentemente all’assemblea degli azionisti da Agostino Ferrazzini, presidente del Consiglio di amministrazione (composto dal vicepresidente Enea Petrini, dal rappresentante cantonale Alessandro Speziali, da Edo Bobbià, Nicola Brivio e Guido Santini). Una situazione complicata alla quale si è aggiunto, negli ultimi mesi, il braccio di ferro con i sindacati, guidati dal Sev, che contestano ai vertici della società diverse irregolarità. Il presidente ha definito l’esercizio 2024, “un periodo estremamente complesso, sotto diversi aspetti. Il settore turistico, da sempre il pilastro principale della nostra attività, ha subìto un duro colpo. Le condizioni meteorologiche sfavorevoli, protrattesi per lunghi periodi, hanno ridotto drasticamente l’afflusso di passeggeri sui nostri battelli, come in generale in tutte le località turistiche ticinesi”.
Non solo. Ferrazzini ha richiamato altri avvenimenti sfavorevoli, come “la chiusura del tunnel di base del Gottardo, quanto accaduto in Valle Maggia e Mesolcina e le loro conseguenze, quali la chiusura dell’A13 del San Bernardino e il blocco di navigazione per detriti a Locarno, nel pieno dell’alta stagione, hanno compromesso l’accessibilità al territorio e di conseguenza ne ha risentito la nostra stagione turistica”. Nel 2024 i passeggeri sono calati sui due laghi del 7%: questo ha ridotto gli introiti di mezzo milione di franchi. Rispetto al 2023, i dipendenti sono scesi da 107 a 103, di cui 70 con contratto a tempo indeterminato, 26 stagionali e 7 attivi nelle società controllate, mentre 12 hanno partecipato a un programma di sviluppo professionale, superando esami o acquisendo nuove abilitazioni. La flotta è costituita da 10 battelli operanti in servizio sul Lago Ceresio, da 2 natanti di servizio, da 5 in locazione a scafo nudo sul Lago Verbano e da 4 autobus. A questo contesto, ha proseguito il presidente del Cda, “si è aggiunto il preannunciato mancato rinnovo da parte del Cantone della corsa di trasporto pubblico Morcote - Porto Ceresio, che ci garantiva entrate stabili e regolari e ci permetteva di testare la via lacuale quale integrazione al trasporto pubblico intermodale”. La soppressione della Morcote - Porto Ceresio e il nuovo metodo di calcolo delle indennità di Cantone e Confederazione hanno causato minori incassi per 878’460 franchi. “Sebbene da un punto di vista politico il Cantone sostenga Snl, ricordo il lavoro svolto dal Tavolo cantonale che ha sviluppato il ‘Progetto cantonale per la navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano’, rilevo come le decisioni di alcune autorità cantonali, non sempre condivisibili, abbiano causato significative difficoltà operative e perdite economiche”.
Il presidente ha ricordato che la “Snl, concessionaria federale, necessita di un rapporto costruttivo e collaborativo con le autorità cantonali (...) anche per contribuire attivamente al miglioramento di processi, procedure e normative, che talvolta risultano lacunose e sin troppo interpretabili. Purtroppo, constatiamo atteggiamenti che, più che improntati alla collaborazione, sembrano caratterizzarsi per un certo ostracismo e accanimento. Ciò, oltre a compromettere l’operatività e i conti della società, danneggia anche il territorio e l’interesse pubblico”. Ferrazzini ha messo in evidenza la risposta negativa ricevuta dal Consiglio di Stato alla richiesta di sostegno economico formulata dalla Snl dopo una stagione turistica in cifre rosse, che sono state ripianate dalla società e dai sacrifici chiesti a tutti i dipendenti, quadri alti compresi.
Il piano di risanamento e di rilancio è basato su quattro assi strategici. Anzitutto, attraverso “una revisione approfondita dei costi operativi”, si cerca di eliminare “le inefficienze senza toccare la qualità del servizio. Questo implicherà anche misure di risparmio drastiche”. Il presidente ha confermato l’impegno a “promuovere meglio le tratte ad alto potenziale” e a potenziare le linee di business complementari, nei settori della mobilità sostenibile e dei servizi integrati per il turismo, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza stagionale dalle sole attività turistiche tradizionali”. Annunciati pure “una serie di interventi infrastrutturali leggeri ma strategici, mirati a migliorare la fruibilità dei servizi e a rendere l’azienda più attrattiva per l’utenza, anche in chiave digitale” e azioni “per ricostruire la fiducia interna ed esterna” attraverso “un dialogo aperto e costruttivo con i dipendenti, con i partner territoriali e con gli enti pubblici”.
Il presidente del Cda ha però evocato il sostegno ricevuto da enti pubblici svizzeri e italiani: «La Città di Lugano ha formalizzato il suo impegno a sostenere il progetto di elettrificazione e il suo interesse per una partecipazione nel capitale. Altri Comuni del luganese hanno dato una disponibilità di massima a entrare nel capitale della futura società operativa sul Ceresio. Sul Verbano proseguono le attività preparatorie per attivare Snv e fornirla di una nuova flotta moderna, sostenibile e con imbandieramento svizzero. Inoltre, Regione Lombardia ha stanziato 2,5 milioni di euro per un progetto di trasporto lacuale dedicato ai lavoratori che giornalmente si muovono tra Lugano e Porlezza».