Agno

‘Lugano Vola e Airshow’, troppo rumore per chi sta a terra

Anziane per il clima, Ata e Cittadini per il territorio del Luganese critici sull'evento e sorpresi per il via libera dei Comuni

(Ti-Press/Archivio)
11 settembre 2025
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Rumore. È questo il problema di fondo che ha spinto l’Associazione anziane per il clima, l’Associazione traffico e ambiente (Ata) e i Cittadini per il territorio del Luganese a far sentire la loro voce critica sull'evento ‘Lugano Vola e Airshow’ in programma questo sabato, 13 settembre. Le tre associazioni si chiedono, infatti, se non sarebbe tempo e ora di “abbandonare il passato e queste manifestazioni anacronistiche, per guardare al futuro e provare a fermare il cambiamento climatico di cui tutte e tutti risentiamo le conseguenze”. L'iniziativa, autorizzata dall’Ufficio federale dell’aviazione civile Ufac dopo aver ricevuto il nullaosta dai Comuni sorvolati, porterà, del resto, “elevati livelli sonori”, come hanno preavvisato gli stessi organizzatori.

Di fatto, rilanciano le tre realtà ambientaliste, ciò che andrà in scena procurerà, si legge in una nota, “rumore a decine di migliaia di persone che non possono fare altro che subirlo in silenzio. Rumore che va ad aggiungersi a quello del traffico, intenso in questa regione, a quello dei cantieri, dei tosaerba, dei soffiatori, dei concerti... Un rumore che con la sua onnipresenza si ripercuote tanto sul corpo quanto sulla mente e che può produrre disturbi del sonno e stress (aumentando così il rischio di patologie cardiovascolari, infarto cardiaco, ipertensione e malattie metaboliche, come per esempio il diabete)”. E la legislazione in materia di protezione ambientale verrà “praticamente vanificata”.

Ciò che sorprende, si richiama evocando maggiore “coerenza e pragmatismo”, è che “i Comuni direttamente interessati dalla manifestazione ‘Lugano Vola’ sono gli stessi che un paio di settimane fa picchiavano i pugni sul tavolo per chiedere che la questione legata al traffico che attraversa il Basso Malcantone fosse risolta. Parlavano di disagi alla popolazione, rumore e inquinamento atmosferico, di qualità di vita pregiudicata”. Insomma, ci si interroga, “come è possibile che gli stessi Comuni si esprimano favorevolmente su di un evento che non farà altro che pregiudicare ancora di più la qualità di vita? Un beneficio per alcune migliaia di appassionati venuti da fuori a scapito della salute e della quiete dei propri cittadini, che baratto iniquo”.

L'invito rivolto ai privati e autorità è dunque di “promuovere anche nel tempo libero uno stile di vita più sobrio, dove sia data la precedenza a eventi collettivi, di condivisione e di socializzazione dall’impatto meno problematico su ambiente e clima”.