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Campione, il Casinò ha fretta di voltare pagina

Dopo le dimissioni di Venditti, i due consiglieri in carica hanno deciso di percorrere la strada della cooptazione per completare il Cda

La casa da gioco campionese
(Ti-Press)
30 settembre 2025
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Il casinò di Campione d’Italia ha fretta. Uscito di scena Mario Venditti, 72enne ex procuratore di Pavia, a seguito delle dimissioni (ufficiali da stamane) da presidente della casa da gioco dell’enclave, nonché componente del Cda, a seguito dell’accusa di corruzione in atti giudiziari, nell’ambito dell’inchiesta a carico di Andrea Sempo, accusato di aver ucciso Chiara Poggi (è sospettato di aver preso nel 2017 soldi per archiviare l'inchiesta a carico del 37enne di Garlasco), in riva al Ceresio sono tutti d’accordo che occorre far presto. Non c’è tempo da perdere in quanto la situazione del casinò continua a essere precaria. Ci sono ancora molti debiti da pagare, anche se dalla riapertura (gennaio 2022) la situazione è decisamente migliorata.

Per accelerare i tempi, i due consiglieri in carica (Carmine Garzia, docente universitario anche in atenei ticinesi e Valeria Leone, esperta di finanze e innovazione) hanno deciso di percorrere la strada della cooptazione, una procedura che consente di sostituire, con l’approvazione del collegio sindacale, i consiglieri mancanti. Probabilmente la scelta cadrà sul nominativo di uno dei candidati che lo scorso maggio aveva partecipato alla selezione per far parte del Cda. Una volta fatta la scelta, il via definitivo spetterà all'assemblea dei soci. Il rinnovato Cda rimarrà in carica sino al giugno del prossimo anno. Sul versante dell'inchiesta a carico di Venditti, l’ex procuratore farà ricorso al Tribunale del riesame: appare inspiegabile il fatto che l’accusa muova addebiti al presunto corrotto e non all'altrettanto presunto corruttore e che infine gli accertamenti a carico di Venditti avrebbero dato esito negativo.