Una trentina i ragazzi giudicati dalla Magistratura dei minorenni con pene sospese, ammonimenti, lavori sociali e multe
Sono una trentina i ragazzi finiti nel mirino dell'inchiesta portata avanti dalla Magistratura dei minorenni, in relazione all'intervento di polizia che nell'ottobre del 2024 aveva portato al fermo di diversi minorenni domiciliati nel Luganese. Lo fa sapere la Magistratura dei minorenni, indicando che gli accertamenti penali sono terminati e che buona parte dei protagonisti ha nel frattempo raggiunto la maggiore età.
I verbali conclusivi di fronte alle magistrate dei minorenni si sono tenuti tra fine luglio e inizio di ottobre. A seconda della situazione personale, del grado di coinvolgimento e del ruolo assunto nei fatti, sono state rispettivamente decise delle condanne penali con delle pene privative della libertà (sospese condizionalmente) o delle giornate di prestazioni personali. A queste vanno ad aggiungersi, nei casi minori, la pena della multa o delle ammonizioni, mentre in un caso è stata disposta una misura protettiva. I fatti si sono svolti prevalentemente nel Luganese tra il gennaio e la metà di maggio del 2024. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, di ripetuta aggressione (tentata e consumata), estorsione, lesioni semplici o aggravate, ripetuta coazione (tentata e consumata), sequestro di persona e rapimento.
Come aveva spiegato la Polizia all'inizio dell'inchiesta, sfruttando le reti social e avvalendosi anche di profili fittizi, i minorenni entravano in contatto con persone intenzionate ad avere degli incontri a connotazione sessuale, organizzando quindi un appuntamento che si tramutava in una spedizione punitiva. I fatti venivano quindi filmati e in parte condivisi con terzi. Le ipotesi di reato promosse a vario titolo sono state di lesioni gravi, aggressione, coazione, rapina, sequestro di persona ed estorsione.