Mendrisiotto

Anche a Mendrisio ci si preoccupa dei ‘frontalieri della piscina’

In una mozione della Lega si chiede una soluzione ‘alla Porrentruy’ per ‘garantire ai propri cittadini un accesso agevole alle strutture’

Gli affollamenti preoccupano
(Ti-Press / Archivio)
16 luglio 2025
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C’è chi aumenta sensibilmente i prezzi per i non residenti e chi vieta completamente l’accesso a determinate categorie di cittadini nelle strutture balneari. Il tutto per contenere il problema del sovraffollamento delle strutture. Dopo il divieto di accesso alla piscina per chi non risiede o non lavora in Svizzera, introdotto a Porrentruy (canton Giura), anche a Mendrisio c’è chi vorrebbe una misura simile. In una mozione presentata da Massimiliano Robbiani e cofirmata da Lorenzo Rusconi e Samuele Caimi (Lega dei ticinesi e Indipendenti), si chiede all’Esecutivo di “valutare seriamente l’adozione di misure analoghe, focalizzate sui fine settimana e i giorni festivi, e mirate in particolare ai residenti d’oltre confine”.

Secondo i tre consiglieri comunali, “i residenti che pagano le tasse si trovano a dover affrontare un sovraffollamento inaccettabile, specialmente nei fine settimana e nei giorni festivi, dovuto in larga parte a frequentatori che non contribuiscono economicamente al Comune”. Il prezzo doppio per i non residenti (4 franchi per chi possiede la Mendrisio Card, 8 per gli altri) non rappresenterebbe un deterrente sufficiente e questa situazione, oltre al già menzionato sovraffollamento, causerebbe “disagi significativi per l’ordine pubblico, il traffico e il transito veicolare nelle aree circostanti le piscine, con auto parcheggiate ovunque”.

Pertanto, Robbiani, “considerato il successo e l’approvazione popolare ottenuti a Porrentruy” chiede l’adozione di misure analoghe anche a Mendrisio, unitamente a una revisione del Regolamento comunale sui beni amministrativi, “tenendo conto delle indicazioni proposte da questa mozione”.

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