Dopo la nomina decisa oggi dall'Istituto cantonale, la rassicurazione: ‘Pronta a impegnarmi per la collettività e lo sviluppo economico del territorio’
Membro del Consiglio d'amministrazione dal 1° luglio del 2021, Michela Ferrari-Testa è stata eletta oggi presidente del Cda di BancaStato dopo la prematura scomparsa, il 18 gennaio, di Bernardino Bulla. La sua nomina è ancora subordinata all'avallo dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma), ma tant'è: la scelta è fatta.
Una scelta, si legge nella nota diffusa dalla Banca cantonale, motivata con “le solide conoscenze e comprovate competenze analitiche e strategiche” di Ferrari-Testa che “hanno svolto un ruolo chiave nella sua elezione a presidente dell'organo preposto all'alta direzione di BancaStato”.
Ferrari-Testa nel 1987 ha conseguito la laurea in diritto a Zurigo, e dal 1992 è attiva in qualità di notaio e avvocato indipendente a Tesserete, principalmente nel diritto amministrativo, assicurativo nonché nella contrattualistica, sia in qualità di consulente sia nelle attività riguardanti il contenzioso. Tra il 1995 e il 1999 è stata deputata al Gran Consiglio. Dal 2007 al 2022 ha fatto parte del Consiglio d'amministrazione di Helsana, assumendone nel 2014 la vicepresidenza. Al momento, è anche nei Consigli di amministrazione del Gruppo Coop e di Mobiliare.
Il Consiglio d'amministrazione di BancaStato, adesso, oltre che dalla neopresidente Ferrari-Testa è composto dal vicepresidente Luca Soncini e dai consiglieri Stefano Santinelli, Marialuisa Parodi Aostalli, Marco Passalia ed Enea Petrini. Prossimamente, il Consiglio di Stato nominerà il settimo membro.
Lei è nel Cda di BancaStato da qualche anno, ora ne diventa presidente. Con quali obiettivi e quali sentimenti affronterà questa nuova tappa del suo percorso?
Sono profondamente onorata dell’incarico conferitomi oggi (ieri, ndr) dal Consiglio di amministrazione. La nomina odierna è anche particolarmente emozionante alla luce del forte legame professionale che avevo e che tutti i membri del Consiglio di amministrazione avevano con Bernardino Bulla, purtroppo scomparso prematuramente il 18 gennaio. Bernardino ha dato molto, moltissimo per BancaStato, ed è mia ferma intenzione innestare da subito la mia Presidenza nel solco della sua grande determinazione ed energia. Tra i miei principali obiettivi citerei sicuramente quello di assicurare che la Banca continui sempre ed efficacemente ad affrontare le variegate e complesse sfide del settore bancario con la dovuta preparazione, sempre e comunque alla luce dei valori costitutivi che la caratterizzano e che la fanno apprezzare, direi sempre di più, dai ticinesi.
BancaStato è la banca dei ticinesi, come da lei detto e come ricordato spesso e volentieri nelle vostre comunicazioni. Come intenderà guidare il Cda dell'Istituto seguendo questo cardine e quanto sarà al centro delle sue azioni?
Le posso assicurare che la natura di Banca cantonale, il mandato pubblico, i valori aziendali e la storia stessa di BancaStato sono fattori che permeano trasversalmente l’attività dell’Istituto e che vengono vissuti realmente dalle oltre 500 collaboratrici e collaboratori. In quanto ticinese per me è un forte valore aggiunto poter dirigere un Consiglio di amministrazione di un’azienda i cui valori corrispondono così tanto ai miei. Il mio apporto per BancaStato si traduce in definitiva in un impegno per la collettività e per la promozione dello sviluppo economico del territorio: elementi che non possono che riempirmi di orgoglio e spronarmi a fare del mio meglio per il compito assegnatomi.