24 anni dopo, un ticinese torna alla testa dell’Automobile club svizzero (Acs). È il consigliere nazionale Plr Simone Gianini, che è stato eletto ieri all’unanimità dall’assemblea dei soci: «Sono onorato per la fiducia, attestata a me personalmente e al Ticino dai delegati convenuti a Berna, e pronto a ingaggiarmi ulteriormente per la libera scelta del mezzo di trasporto e la libertà di movimento», commenta il neoeletto a ‘laRegione’. Gianini succede al consigliere nazionale di Sciaffusa Thomas Hurter, che lascia la presidenza dopo tre mandati.
Gianini, che era già attivo nell’Acs quale presidente della sezione ticinese, afferma che «proprio anche nell’ambito della nuova strategia d’investimento nei trasporti che la Confederazione sta elaborando, è importante che vengano ancora considerati anche gli interessi degli automobilisti. Solo una visione equilibrata, intermodale e non preclusiva, né verso la ferrovia, ma nemmeno verso la strada, permetterà al nostro Paese di continuare a disporre di reti di mobilità moderne e funzionanti e ai nostri cittadini di spostarsi liberamente». In questo senso, spiega ancora Gianini, «con le sue 19 sezioni cantonali e i suoi ancora circa 75mila soci, l’Acs mantiene la sua piena attualità anche sul piano politico, oltre ai servizi e alle manifestazioni che per essi organizza». E in merito all’impostazione che Gianini intenderà dare al suo mandato, annota che «con questa nuova funzione, conto di avere un contatto ancor più diretto con i vari attori politici, anche istituzionali, a livello federale, pure nell’interesse del Canton Ticino». JAC