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Un osservatorio dell’acqua per pianificare gli interventi

Le allerte siccità e il riscaldamento progressivo sono una realtà anche in Ticino. Per questo motivo secondo l’Associazione Libertà, Energia e Ambiente (Lea) del Plr è necessario istituire un osservatorio cantonale dell’acqua. Ovvero, spiega la Lea attraverso un comunicato, uno strumento operativo e strategico per pianificare in anticipo, coordinare gli attori coinvolti e garantire acqua sufficiente e di qualità per tutti gli usi: civile, agricolo, industriale, per la navigazione ed ecologico. “I dati parlano chiaro: la gestione delle risorse idriche sarà una delle principali sfide ambientali, economiche, energetiche e sociali dei prossimi anni”, scrive la Lea in un comunicato. E le spese? “L’Osservatorio dovrebbe essere istituito valorizzando le competenze già presenti all’interno del Dipartimento del territorio e della Divisione ambiente, integrando e mettendo in rete le strutture esistenti come l’Ufficio della protezione e dell’approvvigionamento idrico e i progetti scientifici già attivi, quali quelli legati all’Oasi” afferma citato nella nota il presidente della Lea, Christian Fini.

Tema da mettere in cantiere

Nel concreto, la richiesta inviata al Consiglio di Stato è di includere il tema nella prossima pianificazione cantonale. “L’acqua sarà l’oro blu del futuro. Una risorsa che oggi diamo per scontata e spesso sottovalutiamo, ma che i cambiamenti climatici potrebbero rendere sempre più scarsa e preziosa, anche alle nostre latitudini”.