Il regista ticinese presenta il suo primo lungometraggio animato sulla giovane paleontologa al Locarno Film Festival
Il regista di film d'animazione ticinese Marcel Barelli riceverà questa sera in Piazza Grande il Locarno Kids Award. Al Locarno Film Festival presenta il suo primo lungometraggio "Mary Anning" che parla del dodicesimo anno di vita della prima paleontologa della storia. Keystone-ATS lo ha incontrato.
Il film "Mary Anning" è ambientato nel 19esimo secolo a Lyme Regis, nel sud dell'Inghilterra, in una costa frastagliata da falesie propizie alla ricerca di fossili. Una passione che la giovane Mary Anning acquisisce dal padre che, di professione, è ebanista.
La prematura scomparsa di quest'ultimo durante una tempesta la getta nello sconforto. Tuttavia, questa tragedia è anche l'inizio di una scoperta che rivoluzionerà la storia della paleontologia. Il padre le ha infatti lasciato un messaggio che la porterà a scoprire, a soli 12 anni, il primo scheletro completo di ittiosauro.
Come Mary Anning, il regista Marcel Barelli è da sempre appassionato di fossili e dinosauri, ha spiegato in un'intervista a Keystone-ATS. "Quando si è fin da piccoli patiti di paleontologia si conosce il personaggio di Mary Anning, perché in un qualunque libro sui fossili e sui dinosauri se ne parla."
È stata "la prima ad individuare e trovare fossili importanti che hanno rivoluzionato la storia della scienza", ha aggiunto. "Volevo raccontare un personaggio poco conosciuto ma che avesse caratteristiche che parlassero ancora oggi e con una storia abbastanza forte."
Le ricerche di fossili di Mary Anning erano spinte, oltre che dalla sua passione, da una necessità di guadagno dopo la morte del padre.
All'epoca non era ben visto che una bambina passasse le giornate a cercare fossili nel fango. A farlo notare nella pellicola è in particolare la voce critica del reverendo di Lyme Regis, che sottolinea in continuazione l'inadeguatezza di certe attività per le ragazzine. Un personaggio per cui Barelli ha trovato ispirazione nel libro "Chocolat" di Joanne Harris (1999), ha spiegato.
La ribellione di Mary è accompagnata, fra le altre cose, dalla colonna sonora che, a sorpresa, è in chiave punk-rock. Firmata da Shyle Zalewski, "non a tutti piace e ho capito che divide", ha detto il regista precisando che "già dall'inizio non volevo una musica d'epoca, volevo qualcosa che traducesse il carattere controcorrente di Mary".
"Ovviamente i due protagonisti sono calcati sui miei figli, il carattere è lo stesso", ha precisato. Mary, un po' scontrosa, assomiglia infatti alla figlia 13enne del regista mentre il piccolo borghese Henry di cui dovrà occuparsi, inizialmente controvoglia, è molto curioso e parla molto come suo figlio di 10 anni, ha aggiunto il regista.
"Mary Anning" è la prima fiction di Barelli. Nato nel 1985 a Lodrino ma residente da vent'anni a Ginevra, per Barelli "tutti i miei corti sono documentari". "Era importante che quello che raccontassi fosse vero", ha detto. Il cineasta si è quindi documentato sulla storia della paleontologa britannica, facendo verificare le informazioni.
"Ci sono libertà che la fiction domanda e permette. Ma la maggior parte dei personaggi del film sono davvero esistiti", ha detto.
Nonostante i temi duri che tratta, quale la morte del padre e il bullismo a scuola, "la storia è stata adattata per parlare maggiormente ad un pubblico giovane, per diventare una sorta di caccia al tesoro", ha precisato. A detta del suo produttore, il finanziamento è più semplice se si decide di fare un film d'animazione per i bambini.
"Purtroppo il cinema per bambini non è mai considerato allo stesso livello dei film per gli adulti. Ma il vantaggio dei film per bambini è che può parlare a tutti, adulti e bambini", ha spiegato. Il livello di comprensione e ricezione della pellicola dipendono poi da regista e dal pubblico. "Ho voglia che i miei figli possano vedere tutto quello che faccio", ha aggiunto. "Non mi interessa fare film sugli adulti, hanno troppi difetti."
"La tecnica è l'ultima cosa a cui penso, ha sottolineato Barelli. Il film è in 2D "perché è così che mi esprimo", ha detto il regista. "Abbiamo optato per personaggi disegnati che hanno uno scheletro interno che si può far muovere", ha precisato.
Per la prima volta non è stato lui a disegnare i personaggi. "Dal momento che trovo il mio stile un po' troppo cartoon e naïf, volevo qualcosa che assomigliasse di più ai libri per bambini", ha spiegato. Per questo motivo ha affidato la parte grafica a Marjolaine Perreten, sua grande amica nonché regista. "Il suo universo più rotondo", e che richiama l'acquarello, a suo avviso si addice maggiormente alla storia.
Il film, prodotto dalla ginevrina Nadasdy Film e coprodotto da RSI, SSR, da due case di produzione belga, nonché dalla televisione belga, disponeva di un budget di 3,5 milioni di franchi.
"Mary Anning", presentato in anteprima mondiale al Festival internazionale del film d'animazione di Annecy (Francia) lo scorso giugno, verrà proiettato al Locarno Film Festival oggi alle 17:00 al Kursaal. Il lungometraggio uscirà poi il 26 novembre nelle sale di tutta la Svizzera.
A Barelli viene attribuito il Locarno Kids Award 2025: "fa sempre piacere, un riconoscimento come questo è un bel premio di incoraggiamento", ha detto il cineasta dalla simpatia ed energia contagiosa. "Spero che possa aiutare a fare un prossimo film."
Ricevere un premio a Locarno ha poi un valore affettivo particolare per il regista ticinese, che frequenta il festival da quando aveva 15 anni e che in Piazza Grande ha conosciuto sua moglie 18 anni fa. Questa sera alla premiazione in Piazza Grande assisterà la sua famiglia al completo nonché i suoi genitori.