Ticino

Il Consiglio Nazionale sostiene il diritto di ricorso degli ambientalisti sui progetti idroelettrici

La Camera del popolo si oppone agli Stati, che escludono i ricorsi, per sedici centrali idroelettriche in Svizzera

9 settembre 2025
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I ricorsi contro i sedici progetti di centrali idroelettriche, che figurano nella Legge sull'energia approvata recentemente dal popolo, dovranno essere possibili, a condizione di essere presentati congiuntamente da tre organizzazioni. Lo ha ribadito oggi il Consiglio nazionale.

La posizione della Camera del popolo si oppone frontalmente a quella degli Stati, che per ben due volte hanno escluso qualsiasi ricorso da parte delle organizzazioni ambientaliste contro i sedici grandi progetti idroelettrici, previsti anche in Ticino (Sambuco) e nei Grigioni (Chlus), approvati dall'elettorato un anno fa.

Christian Wasserfallen (PLR/BE), a favore della soluzione adottata dai "senatori", ha ribadito l'urgenza di realizzare opere già approvate dal popolo. Se vogliamo un approvvigionamento energetico sostenibile dobbiamo procedere senza indugi, altrimenti rischiamo decenni di paralisi, ha avvertito.

Senza la possibilità di ricorso, il rischio è che si arrivi al lancio di un referendum, con la concreta prospettiva che il progetto venga respinto alle urne, ha replicato Priska Wismer-Felder (Centro/LU). Uno scenario di rifiuti incrociati, dove la sinistra e l'UDC potrebbero ritrovarsi dalla stessa parte, potrebbe affossare la riforma, ha sostenuto la lucernese.

A smorzare le tensioni è però intervenuto Christian Imark (UDC/SO), che ha escluso l'ipotesi di un sostegno diretto dell'UDC a un eventuale referendum. Wasserfallen e Imark non sono però riusciti a convincere il plenum, che ha mantenuto la divergenza con 102 voti contro 91 (2 gli astenuti).

Nazionale e Stati si oppongono anche per quel che concerne il trattamento speciale per l'energia solare alpina. Il Nazionale vorrebbe scorporare queste novità e inserirle in una legge separata. Gli Stati preferiscono mantenerle nella legge insieme alle disposizioni sull'idroelettrico.

Il dossier torna quindi al Consiglio degli Stati. Qualora non dovesse allinearsi completamente alle decisioni uscite oggi dai banchi del Nazionale, il dossier andrebbe in Conferenza di conciliazione.