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L’iniziativa ‘Per il Futuro’ e lo sterco del diavolo!

“Ol diáoro o chiàghia sèmpro in dra mòta granda”. A Biasca si dice ancora così: “Il diavolo la fa … là dove c’è il mucchio più grande”, ovvero “le ricchezze vanno sempre a finire dove non c’è bisogno”.

Anche in Svizzera, uno dei paesi più ricchi del mondo, sede di grandi aziende multinazionali, le destre e i partiti borghesi fanno di tutto per favorire la concentrazione dei privilegi nelle mani di pochi.

Si attacca la funzione ridistributiva dello Stato, con una politica basata sui tagli e il rifiuto di un’imposizione fiscale più equa, che esiga il giusto contributo delle persone ultra-ricche, come richiesto nel 2021 dalla nostra iniziativa 99%.

Il recente studio di Nature Climate Change ci permette di quantificare l’effetto sul surriscaldamento climatico, con le sue conseguenze sulle popolazioni e i territori, provocato dal tenore di vita delle persone più ricche. In effetti, il 10% più ricco della popolazione mondiale (compresa la Svizzera) è responsabile del 65% del riscaldamento osservato tra il 1990 e il 2010, mentre il solo 1% è all’origine di un quinto dell’aumento delle temperature. Sarah Schöngart, ricercatrice del Politecnico di Zurigo, conferma infatti che “il 10% più ricco contribuisce 6,5 volte di più di una persona media al riscaldamento del pianeta; l’1%, 20 volte e lo 0,1%, 76 volte di più”.

Questi dati giustificano la pertinenza dell’iniziativa “Per il Futuro” della GISO e delle questioni cruciali che ha il merito di tematizzare: le responsabilità della crisi climatica, la ridistribuzione della ricchezza e la necessità di tassare le eredità sproporzionate – nel caso specifico quelle oltre i 50 milioni – che rappresentano uno degli elementi decisivi della perpetuazione delle ingiustizie sociali (e climatiche).

Sosteniamola, senza farci impressionare da anatemi e ricatti. Per noi e per il nostro futuro!