I dazi di Trump fanno tremare il mondo. Nel nostro piccolo Ticino le Ffs fanno tremare la politica. Una politica prostrata ai loro piedi pronta ad esaudire ogni loro singolo desiderio, non curante di spostamenti, licenziamenti, eliminazione di servizi che sempre più spesso stanno mettendo in crisi intere famiglie ticinesi toccate da questi provvedimenti. Alla stazione ferroviaria di Locarno-Muralto la diatriba che contrappone fautori e contrari alla realizzazione di un nodo intermodale che tutti vogliono moderno e funzionale, potrebbe venir risolta a soddisfazione di tutti semplicemente coinvolgendo le Ffs e il vasto sedime a monte della stazione, ora adibito a parcheggio. Le Ffs sono un servizio pubblico che appartiene ai contribuenti, che a parte dover sanare i loro deficit con cospicue iniezioni di denari pubblici, non hanno nessuna voce in capitolo. La politica che non si è mai schierata contro le Ffs per paura di irritarle, ha continuato a sostenere l’impossibile utilizzo di quel terreno preferendo ignorare le peculiarità locali, relegando in secondo piano sicurezza ed esigenze dei cittadini. Con un testo fuorviante e ingannevole, l’intero cantone deve decidere al voto lo stanziamento di un credito per la realizzazione di un’opera sì necessaria ed indispensabile ma che ha come vero oggetto del contendere la variante approvata dal Gran Consiglio che se realizzata penalizzerà e svilirà definitivamente un’area pregiata ad alto valore aggiunto per l’intero Locarnese. L’inappropriato e compatto schieramento della politica ticinese contro i referendisti, dopo essersi già espresso durante l’iter decisionale, lede il principio democratico. Spesso e volentieri la popolazione ignora e quindi non sa. Piuttosto di perdere tempo ad approfondire per poter decidere liberamente, una parte di essa, con l’errata convinzione di agire nel bene della collettività, preferisce farsi condizionare da chi palesemente non può più perdere la partita. Peccato perché rischiamo di perdere l’opportunità di poter vantare uno dei nodi intermodali più efficienti e funzionali dell’intero Ticino, al centro di un comparto turisticamente, commercialmente e localmente molto attrattivo, con soli vantaggi anche per le ferrovie stesse. Vi sono vie destinate al traffico e vie destinate allo svago. L’entrata dal Debarcadero di Locarno lungo la riva lago in direzione dello storico viale Cattori è una via da sempre utilizzata per lo svago. Un luogo assiduamente frequentato dai turisti e dalla popolazione ticinese che con irresponsabile leggerezza si vuole ipotecare per dare la precedenza a dei mezzi pubblici privi di sentimenti che non sapranno né potranno apprezzarlo. Non è ancora detta l’ultima parola. Abbiamo però più che mai bisogno del tuo aiuto e votando No il 15 giugno puoi ancora contribuire a salvarlo.