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Assistenza ai viaggiatori alle Fart: 10 e lode

Siamo il lunedì del Digiuno Federale. Mio fratello e la moglie ci hanno fatto visita e tornano nel nord vodese con la Centovallina. Nella galleria che li porta a Briga, lei si accorge di avere lasciato la borsetta sul trenino. Alla stazione di Briga, lei vede il tabellone che indica il prossimo treno per Domodossola e senza riflettere, corre sul binario. Più agile del marito, salta sul treno... che parte prima dell’arrivo di mio fratello. Si ritrova così in carrozza per l’Italia, senza soldi, senza titolo di viaggio, senza documento, senza telefono. Mio fratello angosciato mi informa della situazione. Chiamo l’ufficio Fart a Locarno segnalando lo smarrimento della borsetta. L’impiegato, solerte e gentilissimo, mi richiama poco dopo per dirmi che l’oggetto è stato ritrovato e che si trova in cassaforte a Domodossola. Rassicuro mio fratello, ma ... non posso avvisare mia cognata. Richiamo l’ufficio di Locarno, l’informo della situazione e l'impiegato ha un’ottima idea. Si mette in contatto con Domodossola e chiede loro di avvisarlo quando la signora verrà a ritirare la borsetta. La stazione di Domodossola è affollata a causa dello sciopero a favore di Gaza, c’è una lunga coda allo sportello. Mia cognata viene a sapere che la borsetta è nel palazzo dell’amministrazione delle Fart. Piange, si dispera finché un impiegato Fart in arancione, addetto alle pulizie dei vagoni (che si rivelerà poi colui che ha ritrovato la borsetta), le propone il suo aiuto. Capisce il piccolo dramma di questa vecchia signora, e parla francese! Corre lui in amministrazione a ritirare la borsetta e gliela consegna. Lieto fine. In poche ore 2 impiegati della compagnia di trasporti sono stati non solo professionali, ma eccezionali. Un grande grazie!