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Lo svincolo autostradale di Sigirino slitta al 2028-29

La richiesta di una perizia fonica posticipa la concretizzazione dell'opera fortemente voluta per scaricare il traffico dallo snodo di Lugano nord

26 settembre 2025
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Buongiorno, ecco le principali notizie di oggi.

L’articolo firmato da Dino Stevanovic informa sugli ultimi sviluppi di un progetto di cui si parla da tempo: l’atteso svincolo autostradale all'altezza di Sigirino, il cui avvio, però, slitta dal 2027 al 2028-29, dopo che l’Ufficio federale dell’ambiente ha richiesto una perizia fonica in seguito a una sentenza del Tribunale federale in merito alla circonvallazione di Zurigo che ha imposto di verificare le emissioni di decibel. La notizia è emersa nell'ambito di un incontro tra Ustra, Cantone e Commissione regionale dei trasporti del Luganese (Crtl). Il progetto da 32,8 milioni, approvato nel 2020 e finanziato per il 20% dalla Confederazione, mira a ridurre il traffico allo snodo autostradale di Lugano nord e lungo le strade cantonali, che spesso sono intasati durante le ore di punta.
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Il commento firmato da Marino Molinaro è dedicato al progetto di nuovo ospedale regionale di Bellinzona e Valli alla Saleggina, per il quale il Dipartimento del territorio ha omesso di informare il governo sulla necessità di dezonare circa 100’000 m² con una compensazione, il cui costo è stimata tra i 10 e i 50 milioni di franchi. Un fatto che era noto dal 2014, quando la Sezione dello sviluppo territoriale aveva segnalato all’Ente ospedaliero cantonale la necessità di compensare a seguito dell’imminente revisione della Legge sulla pianificazione territoriale. L'articolista si interroga in merito alla scarsa indignazione politica che ha suscitato la risposta governativa: due righe che ammettono di non riuscire a spiegare l’omissione.
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L’approfondimento di Stefano Marelli richiama il trentesimo anniversario dell’eliminazione dell’Inter in Coppa Uefa da parte del Lugano, l’episodio più significativo della carriera calcistica di Edo Carrasco, ex centrocampista che segnò due gol alla più blasonata squadra italiana. Un anniversario che è diventato lo spunto per raccontare la storia del 53enne di origini cilene, che giunse in Ticino con la famiglia nel 1974, dopo il golpe di Pinochet. Un personaggio, Carrasco, capace di proporre riflessioni profonde sulla società odierna e sui cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni in Ticino, non soltanto dal punto di vista sportivo.
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Buona lettura

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