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Sabina Rapelli si ripete: titolo con tanto di record

La ticinese nuovamente reginetta in Scandinavia. In coppia con la svedese Anna Hellström chiude la prova in 8 ore e 24 minuti

L’arrivo vittorioso della momò e della svedese
5 settembre 2025
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Missione compiuta. Con tanto di tempone. Perché le 8 ore e 24 minuti che Sabina Rapelli e la sua compagna di avventura, la svedese Anna Hellström, hanno impiegato per tagliare il traguardo del Mondiale di Swimrun valgono sì il titolo iridato alle due (con la ticinese che conferma così il successo dell’anno precedente), ma equivalgono pure al nuovo primato della competizione, di oltre dieci minuti inferiore al record precedente (8 ore 35 minuti e 55 secondi).

«Abbiamo tutto sommato trovato condizioni ideali per correre – racconta Sabina Rapelli –. È però vero che nella prima parte abbiamo un po’ sofferto la temperatura un po’ troppo fresca dell’acqua. Anche perché, cominciando di mattino presto (le 6, ndr), nelle prime ore l’insolazione non è così marcata. Guardando al tempo, a ogni buon conto, non posso che essere contenta di come siano andate le cose. Il tempo? Sinceramente non era la nostra priorità. È vero che, guardando ai nostri rilevamenti, abbiamo corso dall’inizio alla fine al di sotto del record precedente, ma questo ce l’hanno detto solo nell’ultimo segmento della gara. Poi, proprio nell’ultimo tratto di nuoto, abbiamo realizzato che effettivamente avevamo l’opportunità concreta di battere il record, e così abbiamo spinto a fondo». Lasciando le seconde classificate addirittura a oltre un’ora... «Sì, il nostro tempo ha quasi dello straordinario, ma fra e me e Anna si è subito creata l’alchimia giusta. Io ho gestito tutte le tratte a nuoto poiché nuoto più veloce di lei, mentre ad Anna è spettato il compito di dettare il ritmo nei tratti a corsa. Addirittura, il nostro tempo, oltre a essere il migliore di sempre nella categoria Donne, è risultato pure il tredicesimo assoluto di questa edizione».

Meno fortunata è invece stata la gara del compagno di vita di Sabina Rapelli: il francese Alexis Charrier, in coppia con lo svedese Victor Dahl, ha infatti chiuso ai piedi del podio con il tempo di 7 ore e 27 minuti. «La gara maschile è stata particolarmente veloce, se si pensa che ben quattro coppie sono riuscite a chiudere in meno di sette ore e mezza. Il tempo di Alexis e del suo compagno è buono, ma purtroppo non sufficiente per mettersi al collo una medaglia. Peccato, anche perché al tirar delle somme non ci sono riusciti per la miseria di un minuto e mezzo...».

Cosa riserverà il prosieguo della stagione a Sabina Rapelli? «Ora la priorità è recuperare, perché ua gara così logora le energie. Dopodiché mi piacerebbe correre ancora in coppia con Alexis, nella categoria mista la tappa di Cannes del circuito mondiale, che si preannuncia particolarmente avvincente considerando che in Francia questo sport ha un buon seguito».