laR+ Calcio

Inizia la campagna nordamericana

Venerdì a Basilea contro il Kosovo sarà già imperativo vincere se si vuole andare ai Mondiali

La Nazionale rossocrociata dà il via alla caccia del lasciapassare per i Mondiali 2026 – in cartellone in Messico, Stati Uniti e Canada – affrontando venerdì a Basilea il Kosovo, un match che sarà imperativo vincere. Il primo dei sei incontri che gli elvetici disputeranno nel giro di 11 settimane fornisce l'occasione per ricordare che la selezione di Murat Yakin, giunta ai quarti di finale dell'ultimo Europeo (2024), deve avere come obiettivo la conquista di un biglietto per il Nordamerica senza dover passare dallo spareggio, e ciò sarà possibile unicamente chiudendo al primo posto il proprio girone.

«La buona notizia è che cominciamo le qualificazioni giocando due volte di fila in casa», sottolinea giustamente Manuel Akanji. Il nuovo difensore dell'Inter sa bene che racimolare sei punti in questi primi due incontri (lunedì la Nati riceverà anche la Slovenia) faciliterebbe parecchio le cose prima delle due trasferte pericolose in Svezia e a Lubljana da effettuare nel mese di ottobre.

Prima di guardare troppo lontano, però, i rossocrociati devono concentrarsi sulla sfida al Kosovo, prima partita ufficiale che disputano dallo scorso novembre, quando chiusero con una mortificante retrocessione la loro avventura in Nations League. Al Sankt Jakob Park dovranno dunque dare continuità alle discrete prove amichevoli giocate in marzo e in giugno, che avevano ridato al gruppo una certa confidenza.

«Gli ultimi incontri ci hanno permesso di provare diverse soluzioni, ma ora il tempo degli esperimenti è terminato», ha dichiarato il Ct Murat Yakin quando ha reso noto giovedì della scorsa settimana la lista dei convocati per questo inizio di campagna nordamericana. Nella città renana, il coach dovrebbe dunque riproporre il 4-1-4-1 con cui aveva affrontato e battuto il Messico (4-2) e gli Stati Uniti (4-0) all'inizio di quest'estate.

Al termine di quella tournée oltre Atlantico, Yakin si era augurato che i suoi giocatori potessero disputare una serena pre-season nei rispettivi club, e soprattutto sperava che i suoi uomini – nel caso di un cambio di casacca – trovassero una nuova destinazione senza dover attendere le ultime ore di mercato, ma così purtroppo non è stato per tutti.

Ad ogni modo, lo è stato per Granit Xhaka e Dan Ndoye, che si sono presto accasati in Premier League. Breel Embolo e Manuel Akanji hanno dovuto invece attendere fino all'ultimo per conoscere il nome della loro nuova squadra. Confortante il ritorno in campo con la maglia del Siviglia di Ruben Vargas, mentre la sfortuna ci ha messo un po’ lo zampino per quanto riguarda l'infortunio subito da Ardon Jashari, che appena sbarcato al Milan si è fratturato in allenamento il perone destro.

Per preparare al meglio l'inizio di queste qualificazioni, la Nati ha trascorso qualche giorno a Horben, in Germania, ai margini della Foresta Nera. In questo ambiente bucolico e lontano dalla frenesia di Basilea, il Ct e i suoi giocatori hanno potuto studiare attentamente la selezione kosovara, avversaria che non erano stati capaci di sconfiggere nell'ambito delle qualificazioni al torneo continentale dello scorso anno, non andando al di là del pareggio sia a Pristina (2-2) sia al San Giacomo.

«Non è assolutamente una piccola squadra», avverte Fabian Rieder. «Il Kosovo ha una buona rosa, con molta qualità, e per conquistare i tre punti dovremo dare il meglio di noi stessi». La star dei nostri rivali è senza dubbio Edon Zhegrova (42 presenze in Nazionale condite da 6 gol): l'esterno d'attacco, 26 anni, si era messo in luce nel Basilea prima di affermarsi al Lille e poi di trasferirsi alla Juventus, dov’è approdato solo un paio di giorni fa.

La squadra è allenata dal tedesco Franco Foda, che ha condotto il Kosovo alla promozione nel gruppo B di Nations League la scorsa primavera, e schiera altri elementi ben conosciuti alle nostre latitudini, come il discusso portiere del Lugano Amir Saipi e il centrocampista solettese Leon Avdullahu, finito al centro delle cronache nelle ultime settimane per aver scelto di giocare nella Nazionale kosovara dopo aver fatto tutta la trafila nelle selezioni giovanili rossocrociate. Fra gli artefici dell'accoppiata Coppa Svizzera-campionato del Basilea della scorsa stagione, Advullahu è poi passato di recente all'Hoffenheim, compagine di Bundesliga.