Ad Herisau, secondo successo rossocrociato sulla strada che porta ai Mondiali in Scandinavia. Finisce 5-3, con anche un gol tutto ticinese
Dopo il successo di giovedì sera, nella prima di due amichevoli ravvicinate sul ghiaccio appenzellese di Herisau, la Svizzera di Patrick Fischer si ripete. Nonostante anche stavolta, esattamente come il giorno prima, il secondo test con gli slovacchi inizi con un grosso errore rossocrociato al primo cambio della partita. Stavolta lo combinano Karrer, Berni e Simic, che vanno in tre sullo stesso giocatore, Lantosi, che però li anticipa tutti e tocca il puck all’indietro in pieno slot, dove non c’è nessuno se non il difensore slovacco Hlavac, che ha tutto il tempo per scegliere dove piazzare il puck alle spalle dell’attonito Charlin. Che è ancora più attonito tre minuti dopo, quando – dopo un salvataggio sulla linea di porta che ha del miracoloso, oltre che del fortuito (ammettiamolo), sulla conclusione di Cajkovic –, si vede piombare addosso mezza Slovacchia. In mezzo a una selva di gambe, il puck alla fine la linea la supera, lo si evince dalle immagini tivù, ma dopo che gli arbitri hanno potuto effettivamente verificarlo, lo staff tecnico rossocrociato gioca immediatamente la carta del coach’s challenge, e la rete viene giustamente annullata per ostruzione sul portiere ginevrino del Langnau. Da quel momento – è il 4’21’’ – comincia per fortuna tutta un’altra partita, con il portiere slovacco, il bianconero Huska (preferito per l’occasione a Patrik Rybar), che deve moltiplicare le parate. E oltre a quelle arrivano anche le reti: la prima, di Rohrbach, cade al 6’36’’, in powerplay (fuori Fasko-Rudas per ostruzione), mentre la seconda è tutta ticinese, con Luca Fazzini che sfrutta il grande lavoro in backchecking di Bader, e trova un taglio preciso per il 2-0 di Attilio Biasca, già assistman in occasione del gol del pareggio. Purtroppo, alla prima occasione in attacco, la squadra di Orszagh trova subito la rete del 2-2, al 16’30’’, con una conclusione dalla distanza di Ivan sporcata da Taibel che si stampa sul palo, e poi Fasko-Rudas brucia sul tempo il biancoblù Dario Wüthrich.
Anche nel secondo tempo gli slovacchi sembrano cominciare meglio, ma la Svizzera difensivamente lavora davvero bene, e alla prima occasione colpisce: è il 26’13’’, quando Thierry Bader da il via a una veloce ripartenza, con Ramel che si presenta nel terzo e serve a Ritzmann il puck del 3-2. Poi, al 32’08’’ i rossocrociati per la prima volta possono saggiare le qualità del loro boxplay, e non è un test da poco, visto che Rohrbach si fa buttar fuori per 4 minuti, dopo una bastonata al volto di Lantosi. E la Svizzera non soltanto si difende, ma addirittura sfrutta l’occasione per segnare una quarta volta, con Ritzmann che brucia sul tempo un avversario sulla blu difensiva, lanciando un contropiede finalizzato da Bader, a tu per tu con Huska, al 33’10’’. Alla fine, però, gli slovacchi un gol lo trovano, con Charlin che nell’occasione si fa beffare tra i gambali da un tocco di Kaslik, al 35’19’’.
I rossocrociati potrebbero rifarsi in avvio di terzo periodo, quando è Cajkovic a finire fuori per una trattenuta, ma nonostante alcune buone combinazioni il gol non arriva. Tuttavia, un paio di minuti dopo c‘è una nuova possibilità con l'uomo in più, per un'ostruzione sul conto del difensore slovacco Ziak, che tra l'altro nell'azione finisce per infortunarsi, tanto che al suo posto sulla panchina dei puniti ci va l'attaccante numero 14, Krajcovic. Anche in quell'occasione, però, non c’è nulla da fare. Intanto però il tempo passa, e la Svizzera ha pur sempre un gol di margine da gestire e ci riesce, con la Slovacchia che si crea qualche occasione, ma non riesce a far male. E così, a due minuti e mezzo dal sessantesimo, Orszagh richiama Huska in panchina, spianando la strada al gol del definitivo 5-3, a porta vuota, firmato da un Fabian Ritzmann che, a conti fanti, è uno dei giocatori più in vista.
Svizzera - Slovacchia (2-2 2-1 1-0) 5-3
Reti: 0'43‘’ Hlavac (Lantosi) 0-1. 6'36‘’ Rohrbach (Biasca, Moy/esp. Fasko-Rudas) 1-1. 14'07‘’ Biasca (Fazzini) 2-1. 16'30‘’ Fasko-Rudas (Ivan, Kaslik) 2-2. 26'13‘’ Ritzmann (Ramel, Bader) 3-2. 33'10‘’ Bader (Ritzmann/esp. Rohrbach!) 4-2. 35'19‘’ Kaslik (Fasko-Rudas/esp. Rohrbach) 4-3. 58'36‘’ Ritzmann (Ramel, Taibel/a porta vuota) 5-3.
Svizzera: Charlin; Dionicio, Geisser; Karrer, Berni; Baragano, Chanton; Wüthrich, Johnson; Simic, Senter, Lehmann; Rohrbach, Moy, Marchon; Fazzini, Bader, Biasca; Ritzmann, Taibel, Ramel.
Slovacchia: Huska: Ziak, Ivan; Laurencik, Hlavac; Romanak, Petrovicky, Kralovic, Golian; Lantosi, Kristof, Kaslik; Cajkovic, Minarik, Fasko-Rudas; Kukuca, Roman, Hrehorcak; Nemec, Krajcovic.
Arbitri: Hürlimann, Ruprecht; Urfer, Humair.
Note: 2'457 spettatori. Penalità: 5 x 2‘ contro la Svizzera; 4 x 2’ contro la Slovacchia. Tiri in porta: 29-20 (10-8, 9-6, 10-6). Svizzera priva di Loeffel (convalescente), Hofmann (motivi famigliari), Simion, Genoni e Miranda (in soprannumero). Al 4'21‘’ rete annullata a Kubuka dopo coach's challenge chiesto dalla Svizzera (ostruzione sul portiere). Al 31'43‘’ palo colpito da Berni. Al 57'28‘’ timeout chiesto dalla Slovacchia, che gioca senza portiere fino al 58'36‘’. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Thierry Bader e Fasko-Rudas.