Riecco il Lugano vincente. La soddisfazione di Lorenzo Canonica: ‘Meglio di così non poteva andare alle Vernets. Ma ora serve continuità’
Mescola e rimescola, alla fine ecco che dal mazzo di Tomas Mitell esce la briscola. Quella che prende le sembianze di Connor Carrick, che nel venerdì sera della rinascita bianconera segna le sue prime reti con la maglia del Lugano (proprio così: non una ma due, che permettono ai ticinesi di portarsi avanti due volte nel punteggio alle Vernets) o di Joren van Pottelberghe, capace di crescere cammin facendo per sbarrare la strada del possibile ritorno delle Aquile, andando a prendersi il suo primo successo stagionale con una prova autoritaria e solida.
La briscola uscita dal mazzo bianconero alle Vernets ha però anche le sembianze di un Lorenzo Canonica che a fil di seconda sirena, con un assist-capolavoro cerca e trova sotto porta capitan Thürkauf per la deviazione che vale il doppio vantaggio luganese.
Una mazzata per un Ginevra che sin lì vive nell’illusione di poter ricucire ancora una volta lo strappo propiziato dal secondo punto del difensore statunitense numero 58 del Lugano, dopo che al suo primo gol aveva replicato Le Coultre, un altro difensore, ma in maglia granata, su una rapida ripartenza dei padroni di casa qualche secondo più tardi del palo colpito da Brian Zanetti a portiere battuto. Una manciata di centimetri di troppo che avevano impedito al Lugano di indirizzare la partita con largo anticipo sui binari giusti.
Poco male comunque, perché nel tempo di mezzo i bianconeri riescono comunque a far imboccare la via giusta al confronto, grazie alla doppia accelerazione che porta lo score sull’1-3. Una strada che si fa poi tutta in discesa quando Thürkauf concretizza pure lui la doppietta personale a meno di una dozzina di minuti dalla terza sirena spegnendo di fatto tutte le residue speranze del complesso di Yorick Treille. Regalando nel contempo a quelli di Mitell il loro terzo successo stagionale da 3 punti, ratificato dal gol a porta vuota di Bertaggia. Una vittoria figlia, come scritto nell’incipit, anche del continuo rimescolamento dei terzetti d’attacco, già rimaneggiati nell’allenamento della vigilia e poi rivisitati pure in corso d’opera dal tecnico bianconero sulle sponde del Lago Lemano. Il quale inizia la partita con Thürkauf con Omark e Simion alle ali, spostando poi lo svedese nel terzetto con Sanford e Perlini, ‘prelevando’ Bertaggia da quest’ultimo. Il jolly Mitell lo pesca però quando al capitano affianca Canonica: è la scintilla che ‘accende’ la serata. «Dopo la partita di martedì ci voleva un match come questo – sottolinea proprio Canonica in sede di analisi ai microfoni della Rsi –. Abbiamo sofferto in alcuni momenti, ma siamo stati bravi a mantenere la calma, per poi ripartire spingendo quando ne abbiamo avuto la possibilità, recuperando anche tantissimi dischi in zona neutra. Penso che meglio di così, stasera non poteva davvero andare. Il mio assist per Thürkauf? Beh, io gli ho solo messo sul bastone quel disco, poi il grosso del lavoro l’ha fatto lui, battendo in velocità il difensore prima e Charlin poi».
Se il derby perso martedì davanti al pubblico amico aveva riportato qualche nube grigia nel cielo sopra il Ceresio dopo la serie comunque positiva per mole di gioco, la prova fornita alle Vernets fa dunque tornare di colpo il sereno alla Cornèr Arena, dove domenica (con ingaggio d’inizio alle 14) i bianconeri affronteranno il Kloten con il fermo intento di confermare quanto di buono mostrato a Ginevra e allungare la striscia positiva, finora mai andata oltre quota uno. «Stasera si sono visti i frutti del lavoro e del processo di crescita graduale che abbiamo cominciato a inizio stagione. Sapevamo che le cose prima o poi sarebbero cambiate, che saremmo cresciuti, era solo questione di pazienza. Ciò che ancora ci manca è però la costanza nei risultati e nelle prestazioni: dobbiamo prendere questa prestazione come esempio da replicare nelle prossime partite». M.I.