Accrocchio e dintorni: in molti si sono soffermati sulla portata simbolica della vicenda, quando l’occasione (mancata) invece era ben concreta

I cittadini gradirebbero che i governanti si occupassero dei temi veri che li assillano e meno dei destini dei nostri culi di pietra della politica

Sulla ‘linea di fuoco’ dopo l’accrocchio la ministra socialista ha tentato di imboccare una via di uscita, lasciando senza risposta la questione centrale

Il modello consociativo è riuscito a dare il peggio di sé, dimostrando come l’inesistenza di una vera alternanza sia diventata una dinamica perversa

Perfino una certa sinistra non prova troppa vergogna nel sostenere l’improvvida misura governativa (decisa all'unanimità) e concede l’indulgenza plenaria

L’ennesima prova: in Consiglio di Stato prevalgono i calcoli di convenienza, personale e partitica. Convenienza che fa rima con connivenza

Ordini dall'alto: conservare le posizioni e distogliere l’attenzione dal marcio che affiora. Ma l'ipotesi arrocco non farebbe l'unanimità nemmeno in casa

L’arrocco leghista fa a pugni con l’idea di democrazia in cui chi governa amministra le funzioni pubbliche ma non le possiede