Grigioni

Frana del Cengalo, il processo slitta all’anno prossimo

Imputati due funzionari dell’Ufficio foreste e pericoli naturali, un consulente del Cantone, un collaboratore del Comune di Bregaglia e l’allora sindaca

9 settembre 2025
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È stato posticipato per la seconda volta il termine del dibattimento per accertare eventuali responsabilità legate alla morte di otto escursionisti a seguito della frana del Cengalo verificatasi nel 2017 in territorio di Bregaglia e che ha devastato l'abitato di Bondo. «Il processo si terrà solo il prossimo anno davanti al Tribunale della regione Maloja», spiega il portavoce dei Tribunali grigionesi, Stefan Schmid, confermando una notizia della Rsi. Il motivo: la corte ha emanato alcune ordinanze procedurali. Inoltre è stato necessario raccogliere ulteriori prove. Ciò che necessita più tempo.

Cinque imputati

Nel luglio 2024 la rivista svizzerotedesca Beobachter aveva anticipato il rinvio a giudizio di cinque persone per omicidio colposo plurimo. Si tratta di due alti funzionari dell'Ufficio cantonale foreste e pericoli naturali, un consulente esterno del cantone, un collaboratore del Comune di Bregaglia e l'allora sindaca Anna Giacometti. Per tutti vale il principio di presunzione di innocenza.

La corte con sede a St. Moritz dovrà chiarire se nei giorni e nelle settimane precedenti la frana gli imputati abbiano valutato erroneamente la situazione di pericolo e se avrebbero dovuto chiudere le strade nella Val Bondasca. Il 23 agosto 2017 otto escursionisti rimasero seppelliti dalla frana di oltre tre milioni di metri cubi di roccia.