Locarnese

Uso esclusivo della riva da parte del Centro sportivo di Tenero: ‘È una questione di sicurezza’

Berna risponde al consigliere nazionale Ps Bruno Storni: ‘Con bagnanti esterni sulla spiaggia, molto difficile lo svolgimento a norma dei corsi’

Utilizzo di terreni del demanio, Berna conferma la bontà dell’accordo firmato nel 2019
(Ti-Press)
2 maggio 2025
|

Fruizione pubblica della riva lago a Tenero, in corrispondenza del Centro sportivo nazionale (Cst): il tema era stato oggetto di un'interpellanza al Consiglio federale, presentata lo scorso marzo dal consigliere nazionale Bruno Storni (Ps). Ora arrivano le risposte. Eccole.

“Il Consiglio federale è a conoscenza della posizione del Cst che invece di agevolare nega il sentiero a lago?”, chiedeva Storni. “Siamo a conoscenza – afferma Berna – dell’accordo consensuale che il Cst ha stipulato con il Cantone Ticino, i Comuni interessati di Tenero-Contra e Minusio, come pure con i privati che confinano con il perimetro del Centro sportivo. Tale accordo, firmato nel 2019, disciplina il pieno accesso della popolazione alla riva del Lago Maggiore nei mesi da ottobre a marzo. Riteniamo che quest’accordo sia ragionevole e adeguato”.

Domanda numero due: “La posizione del Cst è compatibile con i principi federali di pianificazione del territorio che regolano l’accesso alle rive per la popolazione?”.

‘Per Cantone e Comuni notevole margine di manovra’

“Riteniamo che la posizione del Cst sia compatibile con la legislazione in materia di pianificazione del territorio – è la replica del Consiglio federale –. Il principio pianificatorio stabilito nell’articolo 3 capoverso 2 lettera c della legge federale sulla pianificazione del territorio (Lpt; Rs 700), secondo cui occorre tenere libere le rive dei laghi e dei fiumi e agevolarne il pubblico accesso e percorso, riveste una grande importanza per il miglioramento della qualità di vita della popolazione. Tuttavia, poiché tale principio può entrare in concorrenza con altri interessi pubblici, i Cantoni e i Comuni possiedono un notevole margine di manovra nella sua attuazione. In particolare, dal principio pianificatorio menzionato non si può evincere che tutte le rive, o determinate parti di esse, debbano rimanere sempre accessibili al pubblico. Piuttosto, ponderando i diversi interessi, può risultare necessario adottare una regolamentazione specifica per l’utilizzazione che tenga conto in modo adeguato degli interessi in questione. L’accordo del 2019 regola proprio questa fattispecie”.

Per quale motivo, chiedeva ancora Storni, “il Centro sportivo deve assolutamente precludere la passeggiata a lago? Non ritiene di avere spazi a sufficienza (300mila metri quadrati) per le attività sportive, senza dover avanzare pretese assolutistiche anche sulla spiaggia e negare la passeggiata alla popolazione tutta?”.

“Uno degli accenti delle offerte del Cst è la promozione della pratica di sport acquatici. Il Centro dispone presso il lago delle relative infrastrutture e degli equipaggiamenti specializzati. Durante l'alta stagione (da fine marzo a metà ottobre circa), la spiaggia è utilizzata in modo molto intenso per corsi e attività delle discipline sportive di canoismo, vela, tavola a vela e canottaggio. L'uso contemporaneo della spiaggia da parte di bagnanti esterni renderebbe molto difficile lo svolgimento a norma dei corsi e, in particolare, garantire la sicurezza dei partecipanti (giovani e adulti). La loro protezione e la prevenzione degli infortuni hanno la massima priorità. Al di fuori degli orari dei corsi, durante l’alta stagione nei fine settimana, l'area della spiaggia del Cst è aperta al pubblico e viene utilizzata dalla popolazione locale per attività sportive e ricreative (nuoto, beachvolley, pallacanestro). Il Cst continuerà a consentire tale fruizione”.

Il Consiglio federale non ritiene necessario intervenire

Infine Storni ha chiesto: “Il Consiglio federale si attiva per facilitare e realizzare l’apertura tutto l’anno della passeggiata sulla riva?”.

“Nel complesso, la regolamentazione attuale per l'accesso alla spiaggia nel perimetro del Cst tiene conto sia dei requisiti di sicurezza e qualità delle offerte del Centro sportivo sia degli interessi della popolazione locale per quanto riguarda l'uso condiviso dell'area della spiaggia. Il Consiglio federale considera che la soluzione esistente, concordata con le autorità locali, sia equilibrata e non ritiene necessario intervenire”.

Ricordiamo che sulla questione dell'accessibilità della passeggiata tra Minusio e Tenero sulla sponda del Verbano era intervenuta recentemente anche L'Associazione rive pubbliche della Svizzera italiana (Rpsi), annunciando un'azione politica e legale; mentre lo stesso Storni ha scritto alcuni giorni fa una lettera al Consiglio di Stato segnalando le recinzioni posate in alcuni punti, sulle spiagge e sul lago.

Leggi anche: