Mendrisiotto

Ffs Cargo annuncia altri tagli, a rischio anche il deposito di Chiasso

Coinvolti anche Briga e Buchs. Il Comitato ‘No allo smantellamento’ invita popolazione e autorità a una mobilitazione

La manifestazione del 29 agosto a Mendrisio
(archivio Ti-Press)
21 settembre 2025
|

Non solo gli otto terminal annunciati a maggio, ma anche il deposito Ffs Cargo di Chiasso, così come quelli di Briga e Buchs, potrebbe chiudere. I nuovi risparmi sono stati anticipati dal Sonntagsblick, che ha spiegato che i macchinisti sono stati informati della ristrutturazione lo scorso 16 settembre. Una decisione definitiva non è comunque ancora stata presa, anche se i piani di risparmio sono stati confermati da un portavoce che ha aggiunto che si è voluto coinvolgere i dipendenti con anticipo. L'eventuale cessazione dell’attività non avverrebbe prima del 2027.

Il personale, si apprende ancora dal domenicale, è inquieto. Non solo per i posti di lavoro, la cui riduzione è ancora da quantificare, ma anche per il peggioramento delle condizioni di lavoro: i macchinisti cominciano il turno nei depositi, se alcuni di questi non esistono più gli spostamenti dal luogo di domicilio rischiano di allungarsi in modo significativo. A essere toccato sarebbe quindi anche il personale di manovra.

‘Chiara e inequivocabile opposizione’

In un comunicato ‘No allo smantellamento di Ffs Cargo in Ticino’ esprime “una chiara e inequivocabile opposizione a questo ennesimo affronto verso il nostro cantone e verso i ferrovieri di Cargo e invita la popolazione e le autorità cantonali e comunali a una mobilitazione”. Nei mesi scorsi il comitato lo aveva ribadito a più riprese: “La ristrutturazione annunciata in relazione ai terminal di Cadenazzo e Lugano Vedeggio, con la perdita di ben 48 posti di lavoro non era che il primo passo”. Con la chiusura del deposito Ffs Cargo di Chiasso sarebbero “ben 18 macchinisti” a perdere il posto di lavoro. La prossima riunione di comitato si terrà giovedì 25 settembre alle 17 alla Casa del Popolo di Bellinzona.

Domande al Governo

I deputati Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi (Mps) hanno presentato un'interpellanza al Consiglio di Stato denunciando “l'ennesimo schiaffo al Ticino e ai ferrovieri occupati nel nostro cantone”. Le procedure avviate da Ffs Cargo per discutere con i lavoratori coinvolti nel processo di ristrutturazione annunciato (ovvero i terminal di Cadenazzo e Lugano Vedeggio) “non sembrano rispettare quella disponibilità che le Ffs avevano pubblicamente proclamato, nella ricerca di soluzioni non traumatiche per i lavoratori e le loro famiglie”. Le Ffs, continuano i deputati, “continuano a maltrattare il Ticino, i suoi dipendenti e gli utenti del sistema ferroviario”. Al Governo viene chiesto se “era al corrente, e da quando, delle intenzioni delle Ffs di chiudere anche il deposito di Chiasso”, come intende intervenire “per spingere le Ffs a rinunciare a questa nuova misura di chiusura e a ritornare sulla decisione riguardante i due terminal di Lugano Vedeggio e Cadenazzo”, se non ritiene necessario avviare una discussione di fondo con le Ffs e se il “tema debba essere oggetto di un rapporto al Gran Consiglio”.

Leggi anche: