Il Municipio chiede un credito suppletorio di 2 milioni per la partecipazione alla società. Cantiere al via nell'aprile 2026
Prende forma a Mendrisio il progetto di teleriscaldamento che verrà realizzato dalla costituenda società Teleriscaldamento del Mendrisiotto Sa, partecipata da Teris Sa (Teleriscaldamento del Bellinzonese Sa) e dalla Città di Mendrisio. Il Municipio ha appena presentato la richiesta di un credito suppletorio di 2 milioni di franchi per la partecipazione alla società. Credito che va ad aggiungersi ai 500mila franchi già concessi nel 2021. Da quel momento il progetto è stato affinato sotto il profilo tecnico ed economico. Rispetto alla versione del 2018, spiega il Municipio nel messaggio, “l'investimento previsto è aumentato – la cifra complessiva lorda per l'intero progetto ammonta a 22,9 milioni di franchi –, principalmente a causa di tre fattori: l’ampliamento della potenza e dell’estensione della rete, l’incremento generale dei costi e l’evoluzione tecnologica che ha reso necessari ulteriori integrazioni e aggiornamenti”. Dopo il rilascio, lo scorso aprile, della licenza edilizia per la centrale termica, “è ora possibile dare avvio concretamente alla realizzazione del progetto e alla costituzione della società”. Il cantiere, che si svolgerà a fasi, inizierà nell'aprile 2026.
Il progetto prevede la realizzazione di una centrale e di una rete di distribuzione che consentiranno a diversi edifici (cantonali, comunali e privati) di approvvigionarsi con un vettore energetico rinnovabile per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. “La rete – sottolinea il Municipio – sarà inizialmente sviluppata nel comparto di Casvegno, per poi estendersi lungo via Maspoli (attraversare l’incrocio di Banchette) e raggiungere via Turconi”. In una fase successiva, sono previste ulteriori diramazioni in funzione della domanda. La centrale termica a biomassa legnosa, reperita a livello locale, che costituirà il cuore della rete di teleriscaldamento, sorgerà a Coldrerio su un terreno di proprietà dell’Azienda Cantonale dei Rifiuti (Acr). “Nella prima fase i clienti principali saranno stabili cantonali, la cui adesione è praticamente accertata – si legge ancora nel messaggio –. La prima fase con il comparto Osc rappresenta già il 51% del fabbisogno termico complessivo previsto dal progetto”. Nelle fasi successive verranno allacciati gli edifici delle scuole cantonali, l'Ospedale Obv, l’Usi (Palazzo Turconi e Canavée), la Scuola dell’infanzia Mendrisio Sud, Casa Anziani Torriani, le scuole Canavée e Villa Argentina. In una successiva tappa di estensione della rete sarà valutata l'introduzione del Mercato Coperto. Per gli utenti privati “si ipotizza un tasso di adesione del 50%, considerato prudenziale”.
La Biogas Stabio Sa ha deciso di sospendere il progetto per la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica e produzione di biogas previsto sul territorio comunale, per trasformare i residui organici raccolti a livello regionale in energia pulita, riducendo al contempo le emissioni di CO2 e offrendo un contributo concreto agli obiettivi climatici di Confederazione e Cantone Ticino. Dopo il ricorso che ne aveva bloccato l’avvio fino a fine 2024, il progetto è stato aggiornato con i costi e i ricavi ricalcolati al 2025. Nel frattempo, però, le ordinanze federali che regolano la produzione di energia da impianti a biogas sono cambiate, al punto che la nuova struttura dei sussidi non permette più di garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa. “Siamo convinti che un impianto di produzione di biogas rappresenti un’opportunità per la produzione locale di energia rinnovabile e per la valorizzazione dei substrati organici – commenta Bruno Arrigoni, presidente del Cda della società –. Tuttavia, nelle attuali condizioni quadro il progetto non può raggiungere l’equilibrio economico necessario. Per questo motivo lo mettiamo in pausa, pronti a ripartire se i presupposti cambieranno”.