La richiesta al governo in un’interrogazione interpartitica: ‘Non bastano le verifiche interne all’Eoc e non se ne deve occupare il Consiglio di Stato’
La situazione all’ortopedia dell’Ospedale regionale di Lugano (Orl) – ovvero nel medesimo reparto dove si è verificata la segnalazione di malfunzionamenti nella chirurgia della mano da parte di un responsabile, nel frattempo allontanato – rende necessario un audit esterno retto dal parlamento. A sostenerlo e sottolinearlo con forza sono gli undici deputati (esponenti di Verdi, Plr, Udc, Mps, Più Donne, Pc, HelvEthica e Verdi liberali) che hanno sottoscritto l’interrogazione del co-coordinatore dei Verdi Marco Noi.
I recenti sviluppi, ricordati da Noi nelle sette fitte pagine all’indirizzo del governo, “concorrono – si legge – a dimostrare che una verifica approfondita di ciò che sta succedendo presso il reparto ortopedia dell’Orl e, se necessario, estesa a tutto l’Ospedale regionale di Lugano, debba essere svolta da un auditor esterno, non sotto il mandato dell’Eoc, l’Ente ospedaliero cantonale, e/o del Consiglio di Stato, bensì sotto il mandato e la vigilanza di un organo del Gran Consiglio”. Esatto, perché secondo gli interroganti, “il mandante e vigilante sull’audit non può essere il Consiglio di Stato, perché è formalmente e sostanzialmente parte in causa”. Il direttore del Dipartimento sanità e socialità (Dss) Raffaele De Rosa siede infatti nel Consiglio di amministrazione dell’Eoc. Non solo. “Il lasciar intendere da parte dell’Eoc che si stia facendo chiarezza attraverso l’audit assegnato all’avvocata Raffaella Martinelli Peter (annunciato dallo stesso Eoc relativamente a una segnalazione attraverso i canali interni dell’Ente a inizio maggio, ndr), del quale non si sa niente dei suoi contenuti e dei suoi obiettivi, non è purtroppo credibile e ammissibile per tutto ciò che è stato detto finora”, prosegue l’interrogazione. “A scanso di equivoci – si precisa –, il problema non risiede in Martinelli Peter, ma in chi le ha dato il mandato, in come quest’ultimo sarà strutturato e in chi garantisce la vigilanza sull’intero processo”. Martinelli Peter che, lo ricordiamo, si era occupata in passato anche degli audit sul ‘caso Unitas’ e sul presunto mobbing alla Rsi.
Alle considerazioni, segue la carrellata di domande al Consiglio di Stato: “Cosa pensa delle denunce emerse via stampa fino a oggi, segnatamente quella formulata dal ‘libro denuncia’ sul funzionamento dell’Ospedale di Acquarossa e quelle formulate a più riprese sul funzionamento dell’Orl? Cosa intende fare su queste due specifiche situazioni per accertare ciò che è stato denunciato? Negli ultimi dieci anni presso l’Orl quante segnalazioni di qualsiasi tipo di problema sono state inoltrate ai servizi deputati a tale scopo? Quando sono state eventualmente inoltrate queste segnalazioni, quale tipo di problema rilevavano e come sono state elaborate? Ritiene che vi siano elementi strutturali, organizzativi e strategici legati alla pianificazione ospedaliera o allo stile gestionale dell’Eoc che possano condizionare l’operatività degli ospedali, la qualità delle prestazioni e il clima di lavoro?”. E non finisce qui. Nell’interrogazione si chiede anche quanti siano “nel reparto ortopedia i medici assunti a tempo determinato sul totale dei medici impiegati”, quale sia “la durata di questi contratti determinati”, nonché “per quante volte in media vengono rinnovati”. E continuano le domande: “In generale è una pratica comune presso l’Eoc stipulare contratti a tempo determinato con i medici o altro personale (infermieristico e servizio alberghiero)? In caso affermativo, in quali ospedali questa pratica viene esercitata? Non ritiene il governo che la valutazione sulle denunce formulate nelle ultime settimane sull’operato del reparto ortopedia dell’Orl non possa e non debba essere svolta dalla direzione dell’ospedale stesso e nemmeno dal Consiglio di Stato, bensì condotta da un auditor esterno e indipendente sotto la regia di un organo del Gran Consiglio? Ritiene possibile dal punto di vista giuridico che esso possa trasferire la responsabilità della conduzione e vigilanza sull’audit esterno alla commissione parlamentare ‘Gestione e finanze’ oppure alla ‘Sanità e sicurezza sociale’? Oppure ritiene necessario dal punto di vista giuridico che la responsabilità debba essere assunta da una Commissione parlamentare di inchiesta (Cpi) come nel caso del funzionario del Dss?”. Non da ultimo. “Come ha intenzione di verificare le gravi accuse di presunta falsificazione di rapporti operatori che sarebbero imposte ai subalterni dal responsabile del reparto ortopedia per un sospetto tornaconto? Può dire esattamente come si è attivato attraverso i propri servizi per garantire la vigilanza sull’operato del reparto ortopedia dell’Orl e sull’operato delle direzioni dello stesso e dell’Eoc, entrambe a conoscenza perlomeno del rapporto di sicurezza? Può dire esattamente come pazienti che si possono eventualmente sentire e ritenere danneggiati dall’operato del reparto ortopedia dell’Orl possono far valere i propri diritti?”.