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Bambini senza voce nel sistema svizzero

La Svizzera ama presentarsi come modello di tutela dei minori. Ma nella realtà, troppo spesso, i bambini restano senza voce. Professionisti privi delle competenze necessarie in ambito medico ed educativo, ascolti assenti o manipolati, genitori delegittimati quando denunciano abusi, decisioni giudiziarie arbitrarie, perizie prive di base scientifica: non sono episodi isolati, ma un pattern sistemico che colpisce i più piccoli.

Già nel 2021 l’Onu ha lanciato l’allarme: la protezione dell’infanzia in Svizzera non funziona come dovrebbe. Eppure il copione si ripete, immutato, con danni profondi e irreparabili. Oggi le neuroscienze ci offrono strumenti concreti per comprendere lo sviluppo infantile e per costruire percorsi di tutela realmente efficaci. Restare ancorati a modelli obsoleti significa tradire i bambini che avremmo il dovere di proteggere. Il dovere di tutela emozionale e affettiva dell’età evolutiva è la base: significa allinearsi alla Convenzione Onu, competenza e rispetto dei diritti dei minori. Non è un gesto simbolico, ma il primo passo per migliorare il benessere della società intera.