A ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale restiamo senza certezze, mentre l’inchiesta Hospita Suisse è alle battute finali
Buongiorno, ecco le notizie principali di oggi.
Fumata nera doveva essere e fumata nera è stata. Reportage dal nostro inviato a Roma per il Conclave.
Nel suo commento Aldo Sofia riflette sui parallelismi tra la Seconda guerra mondiale, che in questi giorni celebra l’ottantesimo anniversario della sua fine, e la situazione odierna, tra tecno-capitalismo e incertezza.
L’inchiesta Hospita Suisse è alle battute finali. La procuratrice pubblica Chiara Borelli ha infatti respinto tutte le istanze probatorie presentate dall’avvocato Pierluigi Pasi, difensore di Eolo Alberti. È intanto stato posticipato il fallimento della società, mentre gli interrogatori finali sono previsti a giugno.
Il consigliere nazionale urano Simon Stadler rilancia con forza l’idea di un sistema a tariffa dinamica per i transiti alpini attraverso Gottardo e San Bernardino. Lo abbiamo intervistato.
Moriva 10 anni fa Mwepu Ilunga, calciatore dello Zaire, che giocò i Mondiali del 1974 terrorizzato da Mobutu, despota che teneva in ostaggio l’intero Paese.
Buona lettura.