‘Il ragazzo è molto scosso e frastornato’

«Un incontro durato pochi minuti in quanto il ragazzo non è in grado di confrontarsi su quanto accaduto domenica sera a Luino: è molto scosso, frastornato, sembra non rendersi conto del motivo per cui si trova in carcere. Mi è apparso molto provato, per cui non ho ritenuto opportuno farmi raccontare quanto accaduto nell'abitazione della madre». Così l’avvocato Eugenio Losco di Milano, difensore del 24enne (è nato nell’ottobre 2000) che, con una coltellata al cuore nell’appartamento luinese della madre, ha ucciso il 57enne padre adottivo, manager a Lugano, che abitava con i tre figli adottivi (oltre al presunto omicida, anche due gemelli di 23 anni, uno dei quali a Luino ha bloccato la fuga del fratello maggiore).

Il difensore, in vista dell’interrogatorio di garanzia da parte del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Varese Marcello Bella (che si terrà domani alle 16), potrebbe anche suggerire al giovane assistito (che aveva già difeso per essersi asserragliato nel centro sociale Brancaleone di Milano, dopo una manifestazione non autorizzata) di avvalersi della facoltà di non rispondere. Una strategia difensiva per poter esaminare gli atti sin qui raccolti dal magistrato inquirente della Procura di Varese, pm Carlo Enea Parodi, che nelle ore successive il fatto di sangue ha sentito sia il 24enne che la madre e il fratello, testimoni del patricidio. I familiari del 57enne manager (l’ex moglie e i figli adottivi) hanno chiesto discrezione. Sin qui dunque solo illazioni, compresa quella secondo la quale il diverbio tra padre e figlio sarebbe scoppiato dalla situazione sentimentale del ragazzo. Confermato invece il fatto che il 24enne domenica notte è stato sottoposto a esami tossicologici per accertare se quando ha ucciso il padre era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Nel frattempo si è appreso che il 24enne, quattro mesi fa, è stato processato a Varese per aver violato una misura di sorveglianza speciale. Nei guai per una manifestazione a La Spezia, aveva ottenuto gli arresti domiciliari a casa del nonno, un avvocato del luinese, ma nel maggio 2020 era stato fermato a Massagno dalla Polizia cantonale. Cinque anni dopo il processo a Varese e la condanna a un anno di reclusione. L’avvocato Eugenio Losco è il difensore di Ilaria Salis, arrestata nel febbraio 2023 a Budapest, con l’accusa di aver aggredito tre militanti nazisti. L’attuale europarlamentare, insegnante e attivista monzese, al processo era apparsa in catene.