Piccaluga: ‘C’è ancora un procedimento in corso’. Gli eredi dell’azionista di maggioranza della società chiedono la ricusa di tutti i procuratori pubblici
È ufficiale, la Lega si tira fuori dalla sottocommissione speciale ‘Hospita’. Nessuno dei leghisti prenderà quindi parte ai lavori del gremio ridotto creato ad hoc qualche settimana fa dalla commissione parlamentare ‘Gestione e finanze’. Ruolo della sottocommissione, trattare il complesso dossier sollevato dall’atto parlamentare del Movimento per il socialismo dal titolo ‘Sabrina Aldi, Cristina Maderni, Alvaro Camponovo, Eolo Alberti, Claudio Camponovo, Norman Gobbi, Claudio Zali: tanti soldi, sponsorizzazioni, politica e magistratura e… tanto altro’. In estrema sintesi, un organo istituito esplicitamente per approfondire alcuni aspetti legati al caso Hospita Suisse, vicenda che vede coinvolti diversi esponenti del movimento di via Monte Boglia, alcuni nel frattempo estromessi dalla Lega, come l’ex sindaco di Bioggio, altri dimissionari prima della probabile espulsione, come la ex granconsigliera Sabrina Aldi. Per questioni di opportunità politica, la Lega si era dunque finora defilata, in attesa di decidere su una propria adesione o meno alla sottocommissione speciale che vede la presenza di un rappresentante per ogni gruppo parlamentare. Finora, appunto. A motivare senza troppi fronzoli la decisione di non partecipare al gremio, il coordinatore della Lega Daniele Piccaluga: «C’è ancora un procedimento in corso. Fatte le nostre valutazioni interne, come Lega abbiamo deciso di non aderire alla sottocommissione». Né più, né meno.
L’assenza della Lega, spiega dal canto suo il coordinatore della sottocommissione Fabrizio Sirica, «non pone nessun problema formale». Esatto perché a un primo parere giuridico, che indicava come obbligatoria la partecipazione, ne è seguito un secondo che permette di sciogliere questo nodo: «È effettivamente obbligatorio partecipare ai lavori commissionali e parlamentari – osserva Sirica –, ma non alle sottocommissioni o ai gruppi di lavoro. In questi casi sta infatti al gruppo valutare se aderire o meno». Nel merito della decisione della Lega, precisa il deputato socialista, «come sottocommissione ne prendiamo atto, ma non facciamo alcuna considerazione sulla sua opportunità».
Come stanno proseguendo i lavori, c’è un orizzonte temporale? «Tengo a precisare – premette il copresidente del Ps – che in nessun modo ci sostituiamo a quello che sono i compiti della magistratura, ma esercitiamo l’alta vigilanza». Ovvero: «Osserviamo e approfondiamo comportamenti, azioni e prassi del Consiglio di Stato, e/o di suoi membri, e nell’Amministrazione cantonale per eventualmente fare delle valutazioni di opportunità e cambiamento. Siamo molto attenti a non travalicare questi paletti». Venendo ai lavori, prosegue Sirica, «stiamo seguendo un calendario abbastanza fitto e avanziamo in maniera celere».
Non da ultimo, la posizione della rappresentante per il Plr in sottocommissione Natalia Ferrara che, quale presidente dell’Associazione del personale operante nel trasporto lacuale e terrestre Ticino, è chiamata a trattare con la Società di navigazione Lago di Lugano Sa, il cui vicepresidente del Consiglio di amministrazione è Enea Petrini, avvocato ed ex membro del Gran Consiglio tra le fila della Lega. Ma soprattutto, autore del famoso ‘rapporto segreto’ commissionato dai vertici del movimento per far luce sul caso Hospita e sulle mosse di Aldi e Alberti. La tematica è stata sollevata? «Ne abbiamo parlato e abbiamo valutato che non ci sia nessun conflitto di interesse. Non è collega di Petrini nel Cda, non rappresenta l’azienda, bensì un’associazione che rappresenta il personale», sancisce Sirica.
Nel frattempo al caso Hospita si aggiunge un ulteriore tassello giuridico. Accanto alla querela di Aldi, della deputata liberale radicale Cristina Maderni e della società Swiss anesthesia solutions nei confronti dei deputati dell’Mps Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi per l’atto parlamentare di cui sopra e a quella a ‘laRegione’ di Aldi e Claudio Camponovo, ex socio di Alberti anche coinvolto nel caso Hospita, ora figura un’ulteriore denuncia. Stando a quanto riporta la Rsi, gli eredi dell’ex azionista di maggioranza della società, morto in corso di inchiesta, hanno presentato tramite l’avvocato Paolo Bernasconi una denuncia contro la direttrice operativa dell’epoca, ovvero Aldi, l’ex amministratore Claudio Camponovo e il figlio di quest’ultimo, il procuratore pubblico Alvaro Camponovo. Non solo. Gli eredi chiedono pure la ricusa di tutti i procuratori pubblici coinvolti, dal momento che Alvaro Camponovo è un loro collega, a favore di un procuratore esterno.